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IL MALTRATTAMENTO INVISIBILE

Immagine del redattore: Claudio FotiClaudio Foti

Claudio Foti, Claudio Bosetto, Anna Maltese

Franco Angeli Editore, Milano, 2000



Ci voltiamo dall’altra parte. La mente non è disponibile a recepire informazioni disturbanti. La realtà della violenza all’infanzia è, in gran parte, impensabile per la comunità adulta. Operatori sociali, psicologi, insegnanti, educatori, clinici fanno fatica a riconoscere attorno a sé il maltrattamento e l’abuso all’infanzia. Sono fenomeni che costringono penosamente ad entrare in contratto con le dimensioni intollerabili dell’impotenza e della perdita di controllo vissuta dalle piccole vittime.


Il maltrattamento diventa invisibile, perché non riesce ad essere oggetto di riflessione, di formazione, di comunicazione. E’ invisibile perché scarsamente pensabile e dicibile.


Così anche il bambino diventa invisibile, nelle sue problematiche e nei suoi bisogni.


Questo libro va contro corrente perché dice che la violenza ai bambini chiama in causa la responsabilità di tutti nella famiglia, nella scuola, nelle istituzioni, nella società.


Viene affrontato fra altro anche un tema rimosso ed impensabile: il maltrattamento degli allievi da parte degli insegnanti, di cui viene descritta la capacità potenziale di manipolazione e di violenza psicologica. Ma questo tema vuole infondere speranza: esistono forme diffuse ed invisibili di maltrattamento, è anche vero che esistono nella scuola e nelle istituzioni enormi risorse e capacità di dialogo di comprensione e riparazione, che chiedono di essere valorizzate e sostenute.


Vengono peraltro illustrati in positivo e con concretezza interventi, atteggiamenti, esperienze che chiedono di essere valorizzate e sostenute. Questo libro vuole credere nella scuola come ambito privilegiato e specializzato nell’osservazione e nella prevenzione del disagio e della sofferenza dei bambini. La scuola può imparare a fermare, invece che confermare il processo di produzione produttivo di un bambino infelice.


Viene pubblicata la Dichiarazione dei principi e degli impegni degli insegnanti e dei dirigenti scolastici di fronte al disagio e al maltrattamento degli allievi, elaborata dall’Associazione Rompere il silenzio.

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